Dialoghi di Gusto
Sabato 23 Giugno 2018
Sabato 23 giugno, l’elegante cucina di Andrea Costantini ha interpretato le bollicine di Monte Rossa, cantina storica della Franciacorta dove cura artigianale sposa una mentalità imprenditoriale senza compromessi.
A condurre la degustazione Emanuele Rabotti, visionario patron della Cantina nominato nel 2017 dal Corriere della Sera “Vignaiolo dell’Anno” per essere stato il primo e unico a produrre solo bollicine senza cedere ai bianchi fermi, decidere con fermezza di introdurre i millesimati, firmare investimenti importanti in tecnologia come “Enolift” (saliscendi per il vino che, sfruttando la forza di gravità, riduce al minimo l’utilizzo di pompe e quindi protegge il vino dall’ossidazione). Emanuele segue le orme dei genitori Paola Rovetta e Paolo Rabotti, fondatore del Consorzio di Tutela del Franciacorta a cui ha voluto dedicare uno dei suoi ultimi vini, il “P. R. BRUT” Blanc de Blanc, con cui abbiamo voluto dare inizio alla serata in terrazza.
Rabotti, dal 1986 alla guida di Monte Rossa, ci ha raccontato con simpatica ironia l'evoluzione della Cantina fino ai giorni d'oggi. Attualmente la capacità produttiva si attesta inotrno alle 500 mila bottiglie l’anno, da 75 ettari vitati adagiati nella rigogliosa fascia collinare che cinge il lago d’Iseo. Ci ha illustrato i terreni morenici di origine glaciale capaci di donare ai vini la perfetta dose di sapidità ed eleganza e raccontato curiosi aneddoti che hanno dato nome alle sue etichette.
Se raffinatezza, morbidezza ed identità rendono questi vini particolarmente apprezzati dal grande pubblico, di certo una parte del merito va anche al personalissimo progetto di comunicazione. «Per troppo tempo il mondo del vino si è rivolto agli addetti ai lavori - spiega Rabotti - Era ora di parlare al pubblico». Nascono così il fumetto che evoca il famoso Diabolik per il lancio del non dosato Coupé, le capsule dei tappi che richiamano colorate palle da biliardo, l’etichetta del pregiato Cabochon realizzata in argento dal gioielliere Buccellati. La prima bottiglia di questo pregiato vino fu stappata da Rabotti nel 1992 con Frank Sinatra durante un’elegante serata di charity a Palm Desert. Fu subito notizia.
Ad Andrea Costantini lo sfizioso compito di interpretare questi pregiati vini con il suo inconfondibile stile di cucina italiana contemporanea. Nascono così piatti come il Battuto di Gamberi rossi, Insalata russa, Cocco e Lime che ben si sposa con l’elegante “SALVÀDEK” Extra Brut Millesimato 2011, capace di contrastare la grassezza del gambero e regalare piacevolezza al palato; Ravioli di Malto e Zabaione, Cicorie e Salmerino affumicato dove la freschezza e la leggera sapidità del Rosè Brut “FLAMINGO” incontrano la ricchezza del piatto, con un piacevole e persistente finale di gusto.
Durante l'evento lo chef ha presentato anche la sua ultima creazione dedicata al territorio: L'Ostrica di Lago.
MENU e VINI IN DEGUSTAZIONE
Aperitivo di Benvenuto in Terrazza a buffet con
Oliva con nocciolo | Spiedo di Diaframma alla brace | Salmone del Danubio, Burro affumicato e Ravanello | Frittella di baccalà | Tartelletta Burrata e Olio | Ciabatta e Mortadella
ad accompagnare
“P. R. BRUT” Blanc de Blanc
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Ostrica di lago
Battuto di Gamberi rossi, Insalata russa, Cocco e Lime
Orecchia croccante VS Mela senapata
ad accompagnare
Franciacorta “SALVÀDEK” Extra Brut Millesimato 2011
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Ravioli di malto e zabaione, Cicorie e Salmerino affumicato
ad accompagnare
Franciacorta “FLAMINGO” Rosé Brut
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Coregone e Animella, Fusillo cacio e pepe di mandorla
ad accompagnare
Franciacorta “CABOCHON” Brut Millesimato 2012
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Banana, Rum e Gorgonzola
ad accompagnare
Franciacorta “COUPÉ” Brut Nature
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Frutta Kadō in Terrazza